Attestati, diplomi, ingiustizia e isteria di massa
di Cristina Burlone
Su attestati e diplomi delle scuole di ballo c’è una vera bufera, io lancio una voluta provocazione, ovviamente, ma non penso di essere lontana dal vero…
Attestati che isteria di massa!
Chiunque abbia speso l’intera vita a perfezionarsi viaggiando in giro per il mondo, sacrificando o rinunciando alla famiglia, al cibo e a tantissime altre cose, e all’improvviso si renda conto che c’è una ragazzina nel suo quartiere che ha una scuola di danza in garage e che guadagna più di lui senza nemmeno aver mai calcato un VERO palcoscenico… è più che autorizzato a sentirsi un po’ isterico.
In più il Governo pensa a incassare i soldoni delle tasse, ma non a dare dignità alla nostra professione…
In più chi potrebbe fare qualcosa, non lo fa…
L’isteria ci stà.
Anche la frustrazione e il disfattismo (vi invito a cliccare sulla parola, perchè il suo significato è troppo poco conosciuto e troppo importante ultimamente) sono nostri compagni fedeli.
Ma purtroppo questo non ci aiuta a venirne fuori.
Attestati veri o falsi?
Per tranquillizzare chi gli attestati di dubbio valore li ha pagati CARI e chi rilasciandoli sbanca il lunario, dico subito che sono tutti legali.
Non dovrebbero invece dormire tranquilli coloro i quali lucrano in modo indegno sul potere del loro nome su un pezzo di carta (perchè è solo questo che vendono in realtà).
Le scuole che li convocano spiccado assegni anche a 5 cifre (in realtà contanti non tracciabili…) e i genitori ignari, che pensano di trovare un’insegnante miracoloso in un ragazzino che è passato un paio di volte in TV e che balla da meno tempo dei loro figli!
Siamo in un mercato libero, è tutto legale e le “mamme-zilla” non si sono mai lamentate per aver speso un patrimonio se possono esibire un selfie con una celebrità.
Attestati e diplomi danza normativa
La LEGGE è questa: la Costituzione Italiana con l’art. 33 dice che l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.
In seguito la Legge 165 del 22.02.1940 e successive modifiche ha istituito la Regia Accademia d’Arte Drammatica in Roma, riconoscendone i diplomi in esclusiva, in evidente contrasto con la Costituzione.
Alcune Regioni hanno dei regolamenti, ma anch’essi anticostituzionali (tranne che nelle direttive igienico-sanitarie)
Riconoscimento dei diplomi-attestati giusto o sbagliato?
Se ci pensiamo un po’, con un’ottica ampia, arriviamo ad accorgerci che l’insegnamento libero dell’arte è una grande fortuna e segno di cultura e civiltà.
Ci auguriamo che rimanga sempre così.
Le censure nella storia sono sempre state precursori di tempi MOLTO bui.
Ricordiamoci che non siamo metalmeccanici, notai o burocrati, noi siamo artisti!
Per noi la Legge DEVE essere diversa… per difenderci!
Il lavoro degli artisti è COMUNICARE e devono sempre avere la liceità di farlo e di trasmettere ad altri la stessa capacità.
Gli attestati possono anche aiutare giovani ballerini a trovare lavoro, quantomeno a testimonianza del loro genuino impegno.
Usiamo la nostra capacità di comunicare per formare e sensibilizzare i non addetti ai lavori, in modo che scelgano con criterio …magari ballerini e scuole di qualità!
Ricordo che l’assistenza legale è uno dei servizi erogati dalla no-profit, per chi lo richiedesse.
Cristina Burlone
Cresciuta al Teatro alla Scala di Milano, ballerina, insegnante di danza e giudice nei concorsi.
Iscritta all’albo dei promotori finanziari dopo esame CONSOB nel 1998.
Autrice ed editrice web.
Presidente associazione no profit di cui Art Auxilium è una parte.